Consolidamento dei muri di contenimento

Quali sono le tecniche di consolidamento dei muri di contenimento controterra? Quale scegliere? Pro e contro.
consolidamento muro di contenimento

I muri di contenimento svolgono una funzione fondamentale per poter sfruttare al meglio i terreni non pianeggianti.

Difatti, tali strutture vengono realizzate sia per sostenere i terreni, evitando che i pendii collassino a valle e riducendo il rischio di frane, sia per creare zone pianeggianti o terrazzamenti.

Considerata la funzione essenziale, un muro di sostegno che presenti crepe, spanciamenti o distacchi suscita sempre forte preoccupazione in chi si affida a tali strutture per la propria sicurezza.

Nel caso in cui si verifichino uno o più di questi dissesti che potrebbero compromettere la stabilità del muro di sostegno, sono molteplici le tecniche di consolidamento da poter sfruttare. Vediamo quali sono e quale adottare al variare delle condizioni.

1. Cause dei dissesti

Per scegliere la tecnica da utilizzare per consolidare bisogna comprendere quali sono le cause che hanno generato il dissesto.

I dissesti nei muri di contenimento avvengono principalmente per:

      • errori progettuali dovuti a calcoli o ipotesi sulle spinte del terreno errate;
      • errori di posa in opera. Ad esempio, errato drenaggio delle acque meteoriche;
      • aumento del carico a monte in periodi successivi alla posa in opera. Ad esempio, anni dopo la realizzazione del muro vengono realizzate delle nuove costruzioni a monte con conseguente aumento delle sollecitazioni;
      • terremoti e altre perturbazioni esterne come la deviazione della falda sotterranea.

2. Tecniche di consolidamento: da cosa dipende la scelta?

La tecnica di consolidamento da utilizzare dipende:

      • dalla tipologia di terreno a monte del muro (argilloso, limoso, ghiaioso ecc.);
      • dal materiale costitutivo del muro (mattoni, pietra, calcestruzzo armato, terra rinforzata ecc.);
      • dalla tipologia di muro (a mensola, a gravità, in gabbioni ecc.);
      • dall'entità del dissesto;
      • dalla pressione esercitata dal terreno sul muro;
      • dall'assenza di un corretto drenaggio della falda e delle acque meteoriche.

Quindi, i primi passi da realizzare per giungere alla scelta del metodo di consolidamento sono volti a conoscere lo stato di fatto del sistema muro-terreno:

      • studio geotecnico del terreno per determinare stratigrafia, attrito, presenza di acqua, livello della falda;
      • calcolo della spinta del terreno e delle strutture sovrastanti il muro;
      • analisi circa la "qualità" e la resistenza del muro esistente;
      • progetto di consolidamento secondo le NTC 2018 - Norme tecniche per le costruzioni.

E' proprio su quest'ultimo punto che vorrei concentrarmi. Quali sono le tecniche di consolidamento maggiormente utilizzate?

3. Tecniche di consolidamento

Le tecniche di consolidamento più diffuse sono:

      • ancoraggi e tiranti (operazione più frequente);
      • iniezioni di malte o resine;
      • micropali e/o sottofondazioni;
      • intonaco armato;
      • in casi estremi, potrebbe essere conveniente la demolizione e ricostruzione della parete esistente o l'abbinamento di un nuovo muro di sostegno.

4. Ancoraggi e tiranti

Come ti accennavo, per consolidare un muro di contenimento, la tecnica maggiormente utilizzata è la posa di tiranti e ancoraggi.

4.1 In cosa consistono gli ancoraggi / tiranti?

Al fine di contrastare la spinta del terreno che tende a far ribaltare, spostare o deformare il muro di contenimento, spesso vengono collegate le porzioni più "resistenti" del suolo con la parete tramite delle barre o dei cavi.

Quando utilizzabile, si tratta della tecnica più efficace.

muro di contenimento ancoraggi tiranti

Vediamo la messa in opera di questa tecnica di consolidamento:

      1. tramite macchina perforatrice, foratura del muro e del terreno retrostante fino a raggiungere gli strati di suolo "resistenti".

Il principale problema di questa operazione è la dimensione delle macchine e la conseguente necessità di spazio in cantiere.

Vorrei segnalarti come in passato ho risolto il consolidamento di un muro in un'area di cantiere larga addirittura meno di un metro.

Fortunatamente, la Uretek mi ha proposto dei perforatori manuali a rotopercussione e dei microancoraggi. Oltre a risolvermi il problema dello spazio d'azione minimo, la tecnica ha comportato un discreto risparmio per il Committente. Inoltre, il tiro di progetto ha raggiunto addirittura le 3 tonnellate;

      1. inserimento delle barre ad aderenza migliorata o dei cavi in acciaio inossidabile (tiranti) nel terreno retrostante. Le barre devono essere poste creando una maglia regolare. Le dimensioni, l'angolo di posa e la distanza tra le barre dipendono dal progetto strutturale;
      2. iniezione della resina espandente o della malta cementizia per creare un bulbo utile all'ancoraggio al terreno;
      3. qualora si trattasse di un ancoraggio attivo (tiranti), messa in tensione e verifica della forza di tesatura;
      4. infine, posa della piastra d'acciaio per l'ancoraggio della barra al muro completa di bullone. Per quanto riguarda il consolidamento di mura in pietra, la piastra assume maggiori dimensioni per distribuire il carico su un'area maggiore.

5. Iniezioni di malte o resine

Un'ulteriore tecnica utilizzata per consolidare il sistema terreno - muro di sostegno è l'iniezione di malte o resine.

5.1 In cosa consiste l'iniezione?

In sintesi, vengono realizzati dei fori all'interno del terreno dove viene iniettata la resina o la malta cementizia.

Tutto ciò al fine di riempire i vuoti e quindi evitare che le fessure nel terreno retrostante il muro, riempite di resine, vengano occupate dall'acqua.

Si utilizza questo metodo qualora il problema principale fosse legato alla pressione dell’acqua dietro al muro.

Si tratta di un metodo poco invasivo e rapido. In alternativa, potrebbe essere realizzata una revisione del sistema di smaltimento delle acque meteoriche a monte del muro.

L'iniezione di resine potrebbe essere sfruttata anche per aumentare la portanza del terreno sottofondazione in caso di cedimenti del muro di contenimento.

6. Micropali e sottofondazioni

6.1 In cosa consiste il rinforzo alla base?

Qualora il problema fosse alla base del muro e ci fossero dei cedimenti ad esempio dovuti

        • alle fondazioni della struttura inesistenti o sottodimensionate,
        • alla poca portanza del terreno superficiale sotto al muro,

si potrebbero:

      1. installare dei micropali o pali di fondazione per trasferire i carichi più in profondità, ai terreni con maggiore portanza;
      1. realizzare delle travi in cemento armato (cordolo collaborante) sotto la fondazione esistente.

sottofondazione consolidamento cordolo ca

Queste tecniche sono efficaci in caso di cedimenti differenziali, ma sono abbastanza costose e difficoltose (specialmente nel caso della sottofondazione). Serve spazio e attrezzatura per la perforazione.

7 Intonaco armato

Si tratta di un intervento alternativo o contestuale agli ancoraggi.

Da utilizzare in caso di spinte del terreno non elevate, oppure in accoppiamento con tiranti con l'obiettivo di distribuire il carico su un'area maggiore.

In cosa consiste l'intonaco armato?

Questa tecnica consiste nell’applicazione di uno strato di malta o calcestruzzo armato con reti metalliche o in fibra (vetro, carbonio) sulle superfici del muro, ancorando il tutto tramite dei connettori. L'intonaco armato aumenta la resistenza del paramento.

intonaco armato

Soluzione non indicata qualora il problema riguardasse la fondazione o in presenza di spinte elevate del terreno, a meno che, come ti accennavo, contestualmente venissero posati anche dei tiranti di collegamento tra il muro e il terreno retrostante.

8. Nuovo muro

Nei casi più estremi, qualora il muro fosse eccessivamente carente dal punto di vista strutturale, o comunque il consolidamento costoso quanto il rifacimento, si potrebbe propendere per una demolizione e ricostruzione dell'esistente oppure per la costruzione di un nuovo muro di sostegno o paratia a ridosso del muro esistente.

9. Pro e contro delle tecniche

Tecnica Pro Contro / Limiti
Ancoraggi e tiranti Massima efficacia; Permette collegamento muro-terreno resistente; Spesso necessità di macchine per la perforazione; Costo medio-alto; Richiede progettazione accurata
Iniezioni di malte o resine Riduce spinta acqua, Poco invasivo; Rapido; Migliora coesione terreno-muro Non risolve problemi strutturali importanti;
Micropali / sottofondazioni Risolve cedimenti alla base; Costoso; Richiede spazio e attrezzature; Complessità esecutiva
Intonaco armato Rinforzo del paramento; Distribuisce carichi; Può essere combinato con tiranti; Non adatto per problemi di fondazione o per spinte elevate;
Nuovo muro Soluzione definitiva; Adeguamento completo a norme e carichi attuali Più costoso; Maggiore invasività e tempi di esecuzione;

 

10. Quando utilizzare le varie tecniche?

Tecnica Quando utilizzarla?
Ancoraggi e tiranti Muri soggetti a ribaltamento o spostamento; Zone con spinta significativa
Iniezioni di malte o resine Problemi legati alla pressione dell’acqua
Micropali / sottofondazioni Fondazioni insufficienti o cedimenti; Terreni superficiali poco portanti
Intonaco armato Spinte modeste; Consolidamento aggiuntivo in combinazione con altri interventi
Nuovo muro Muri molto compromessi o consolidamento inefficace / oneroso

 

Spero che l'articolo ti sia stato utile, a presto, Vincenzo.

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CHI SONO?

Ciao, sono Vincenzo e amo tutto ciò che riguarda l’edilizia.

Vincenzo MaderaFin da ragazzo, mio padre Gennaro mi portava sui cantieri. Quell'ambiente fatto di persone umili, gentili e simpatiche mi ha colpito. Proprio per questo motivo, ci passerei intere giornate, bevendo pessimi caffè e ascoltando le strabilianti avventure dei muratori, per poi tornare in studio a scrivere articoli.

Ecco la mia seconda passione. Mai avrei pensato di creare un blog. Eppure, a sorpresa le pagine del mio sito hanno raggiunto picchi di 60.000 volte ogni giorno. Parlo di edilizia, strutture, impianti, energetica e interior design e insieme a mia sorella Rosa portiamo avanti il nostro studio a Firenze.

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