Quanto consuma un condizionatore / climatizzatore / pompa di calore?
Consumi medi di un condizionatore / climatizzatore / pompa di calore. Euro/anno, tecniche per risparmiare.
Considerato che le stagioni fredde sono sempre più corte, l'utilizzo dei condizionatori diventa essenziale. Inoltre, con la transizione energetica, sempre più spesso, gli utenti utilizzano questa tecnologia anche per la climatizzazione invernale (pompe di calore).
Ahimè, si tratta delle macchine più energivore della casa. E' inutile dirti che occorre prestare particolare attenzione ai consumi generati da questi apparecchi.
In molte abitazioni la potenza elettrica disponibile è di circa 3kW. Mediamente per condizionare una camera da letto occorre un apparecchio di circa 0,9kW di potenza. Se vogliamo raffrescare due ambienti il consumo salirà al doppio: circa 1,8kW. Rimane quindi ancora potenza per l’asciuga capelli, il forno, il ferro da stiro, ecc. Ma se ne vuole installare un terzo, il contatore scatterà continuamente e bisognerà provvedere a far aumentare la potenza elettrica disponibile nella nostra abitazione fino a 4,5kW o più. Il condizionatore inverter limita in parte questo problema. All’inizio assorbe anch’esso i 0,9kW ma poi una volta raggiunta la temperatura riesce a mantenerla riducendo la potenza del motore a valori molto inferiori. Ricordiamo che anche con questi apparecchi è possibile risparmiare energia. Un corretto dimensionamento dell’impianto, la scelta di apparecchi di classe energetica elevata, una corretta installazione lontano da ostacoli e fonti di calore e una adeguata manutenzione sono le accortezze necessarie per ridurre al minimo i consumi di energia.
Ad una maggiore capacità di raffreddamento, naturalmene, corrisponde un maggiore consumo energetico. Indicativamente l’utilizzo di uno split fisso porta ad un consumo annuo di circa 560 kWh.
Un condizionatore in grado di rinfrescare una stanza di circa 20m2, in funzione per 6 ore al giorno per quattro mesi all’anno, consuma circa 560kWh.
I condizionatori si differenziano anche per il principio di funzionamento:
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- ad assorbimento;
- a compressione.
Attualmente i condizionatori ad assorbimento, di cui non tratteremo, si trovano in commercio solo di media e grande taglia, adatti cioè a condizionare l’aria di locali di grandi dimensioni come ristoranti, fabbriche e centri commerciali. Mentre i condizionatori a compressione sono quelli che più comunemente troviamo in commercio e che installiamo nelle nostre case.
Consigli per risparmiare energia e rinfrescare la casa.
Per ridurre al minimo il tempo di accensione del condizionatore bisogna isolare termicamente l’edificio dall’ambiente esterno (cappotto termico).Quindi, rispettando la normativa vigente, in fase di costruzione o di ristrutturazione dell’edificio è importante istallare materiali isolanti sulle pareti e sul tetto e dotare le finestre di doppi vetri e di tapparelle.
Per raffrescare l’edificio è anche importante favorire la ventilazione naturale. Posizionando adeguatamente porte e finestre si riesce a creare un movimento d’aria tra i locali o tra i piani dell’edificio che genera una gradevole sensazione di benessere.
La presenza di vegetazione intorno alla casa fornisce ombra e regola la temperatura, quindi dove è possibile mettiamo alberi e pergolati, e piante rampicanti sulle pareti esposte al sole. Si riducono, in questo modo, fino al 50% i consumi di energia per il raffrescamento estivo e di conseguenza, senza rinunciare al confort di avere una casa fresca, si avrà una bolletta elettrica più leggera e si contribuirà alla salvaguardia dell’ambiente.
Spesso questi accorgimenti bastano a garantire una temperatura adeguata ma se decidiamo di dotare la nostra abitazione di un condizionatore dell’aria acquistiamo un apparecchio ad alta efficienza energetica, un condizionatore classe A consuma oltre il 30% di energia in meno di uno classe C.
Inoltre, molto importante ai fini dei consumi energetici è il corretto dimensionamento dell’impianto. Ricordiamo che un impianto sotto o sovradimensionato porta o a non avere abbastanza fresco in casa o ad avere un consumo di energia maggiore del previsto. Quindi prima dell’acquisto rivolgiamoci ad un tecnico specializzato, magari lo stesso che poi eseguirà l’installazione.
Ricorda che ogni stanza ha bisogno del suo climatizzatore. Non è corretto installare un climatizzatore potente nel corridoio nella speranza che rinfreschi tutte le camere. L’unico risultato sarà quello di prendere colpi di freddo ogni volta che andrai da una stanza all’altra passando per il corridoio, perché sarà l’unico locale ad essere raffrescato.
Non raffreddare troppo l’ambiente. Due o tre gradi centigradi in meno della temperatura esterna sono sufficienti. Spesso basta attivare la funzione “solo deumidificazione”, perché è l’umidità presente nell’aria che fa percepire una temperatura molto più alta di quella reale.
Colloca il climatizzatore nella parte alta della parete. L’aria fredda tende a scendere e si mescolerà più facilmente con quella calda che invece tende a salire.
Evita di mettere il climatizzatore dietro divani o tende poiché costituiscono una barriera alla diffusione dell’aria.
Esegui o fai eseguire una manutenzione periodica, che consiste nella pulizia dei filtri e delle ventole, e nel controllo della tenuta del circuito del gas. I filtri dell’aria devono essere puliti prima della prima accensione stagionale e almeno ogni due settimane, perché nei filtri si annidano facilmente muffe e batteri dannosi per la salute. Se sono deteriorati vanno sostituiti.
Coibenta i tubi del circuito refrigerante all’esterno dell’abitazione. Se esposti direttamente al Sole possono danneggiarsi.
Assicurati che l’unità esterna (motocondensante) all’abitazione non sia colpita dai raggi diretti del Sole e esposta troppo alle intemperie per evitari cali dell'efficienza.
Spero che i consigli ti siano stati utili, a presto, Vincenzo