Progetto completo scale in cemento armato NTC 18 - a ginocchio

Di seguito il progetto completo di verifiche agli stati limite ultimi, di esercizio e deformazioni in cemento armato di una scala a ginocchio secondo le nuove normative tecniche sulle costruzioni NTC del 2018.

Premessa

La scala interna è costituita da due rampe identiche di otto gradini ciascuna, intervallate da un pianerottolo.

La scala viene realizzata nella tipologia a doppio ginocchio per entrambe le rampe, ed esse hanno una larghezza di 120 cm sulla quale appoggiano gli scalini.

Il pianerottolo è anch’esso costituito da una soletta portante di spessore 20 cm.

Ciascun gradino ha alzata h pari a 17 cm e pedata p pari a 30 cm, in modo che risulti rispettato il criterio di buona progettazione:

62 cm ≤ 2∙h+p ≤ 64 cm

L’inclinazione della soletta risulta di 30°.

RAMPA E PIANEROTTOLI

Analisi dei carichi

I carichi agenti sul pianerottolo e sulla rampa derivano dall’analisi dei carichi svolta al capitolo 2:

Pianerottolo:

         - Peso proprio del pianerottolo:                    5 kN/mq

         - Carichi permanenti sul pianerottolo:          1.68 kN/mq

         - Sovraccarico d’uso:                                   4 kN/mq

Rampa:

         - Peso proprio della rampa:                         5 kN/mq

         - Carichi permanenti sulla rampa:               2.73 kN/mq

         - Sovraccarico d’uso:                                   4 kN/mq

Schema statico e combinazione di carico

Per le solette rampanti che seguono la tipologia doppio a ginocchio, si studiano i due schemi limite di trave doppiamente appoggiata e trave doppiamente incastrata, in modo tale da ottenere i massimi valori delle sollecitazioni sia in mezzeria che agli estremi:

schema

Sulle solette agisce il peso uniformemente distribuito costituito dal peso proprio della soletta e dai carichi permanenti che gravano su di essa, e il carico accidentale uniformemente distribuito costituito dal sovraccarico d’uso. Abbiamo dunque un’unica combinazione di carico:
schema2

Calcolo delle sollecitazioni

Combinazioni agli SLU:

schema3

schema4

Verifica agli SLU per presso-flessione

 Sul pianerottolo non sono presenti sforzi normali, la soletta presenta invece, oltre le sollecitazioni di taglio e di momento, anche sforzi normali, sia di compressione che di trazione.

Poiché sia i pianerottoli che la soletta verranno armati allo stesso modo, verrà condotta un’unica verifica, agli SLU per presso flessione.

La verifica agli SLU per presso-flessione consiste nel tracciare il dominio di resistenza (NRdu;MRdu) delle sezioni dei pilastri e verificare che le coppie sollecitanti (NEd;MEd), in ogni sezione significativa degli stessi, siano contenute nel suddetto dominio. Il dominio di resistenza rappresenta infatti le infinite coppie che portano la sezione a rottura, e di conseguenza delimita la zona di utilizzo della sezione.

Vengono assunte le seguenti leggi costitutive:

      - legge elastica – perfettamente plastica per l’acciaio

      - legge dello stress – block per il calcestruzzo

Per la determinazione del dominio di resistenza si individuano alcuni punti appartenenti ad esso, relativi a diverse posizioni dell’asse neutro:

schema5

 

Verifica agli SLU per presso-flessione degli elementi del pianerottolo

Per ciascuna sezione le coppie di valori che devono esser verificate sono:

      (NEd, MEd)A = (0; -49,8)

      (NEd, MEd)B = (13.8; 57.3)

      (NEd, MEd)C = (-13.8; 57.3)

      (NEd, MEd)D =  (0; -49.8)

     

Si adottano 8xφ14 sia per l’armatura superiore che per quella inferiore, di area resistente As = A’s = 1231,12 mmq

La geometria della sezione su cui si andranno ad effettuare le verifiche è dunque la seguente:

b = 1200 mm                base della sezione

h = 200 mm                  altezza totale della sezione

d = 155 mm                altezza utile

d’= 45 mm                  

A’s = 1231,12mmq  quantitativo di armatura superiore

As = 1231,12mmq    quantitativo di armatura inferiore

Poiché la sezione è simmetrica rispetto all’asse momento in quanto è simmetrica sia la casseratura sia l’armatura, il dominio di resistenza risulterà simmetrico rispetto all’asse degli sforzi normali:

PUNTO 1:  sezione uniformemente tesa, acciaio snervato

 

schema6

PUNTO 2 resistenza ultima a flessione semplice

Per il calcolo di tale punto del dominio si ipotizza la rottura lato calcestruzzo, l’armatura inferiore snervata e quella superiore non snervata.

Si calcola quindi la posizione dell’asse neutro imponendo l’equilibrio alla traslazione (condizione Nrdu=0):

Ipotesi:

schema7

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CHI SONO?

Ciao, sono Vincenzo e amo tutto ciò che riguarda l’edilizia.

Vincenzo MaderaFin da ragazzo, mio padre Gennaro mi portava sui cantieri. Quell'ambiente fatto di persone umili, gentili e simpatiche mi ha colpito. Proprio per questo motivo, ci passerei intere giornate, bevendo pessimi caffè e ascoltando le strabilianti avventure dei muratori, per poi tornare in studio a scrivere articoli.

Ecco la mia seconda passione. Mai avrei pensato di creare un blog. Eppure, a sorpresa le pagine del mio sito hanno raggiunto picchi di 60.000 volte ogni giorno. Parlo di edilizia, strutture, impianti, energetica e interior design e insieme a mia sorella Rosa portiamo avanti il nostro studio a Firenze.

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