Pergole fotovoltaiche 2024: cosa sono, permessi, costi e bonus
Cosa sono le pergole fotovoltaiche, quali sono i permessi richiesti, quanto costano e bonus vigenti.
Esiste qualcosa di più bello, nei caldi mesi estivi, che godersi i pomeriggi assolati sotto la frescura di una bella pergola? Direi proprio di sì! Godersi il fresco e nel frattempo produrre energia green regalataci dal sole! Ti basterà installare sul pergolato dei pannelli fotovoltaici.
Una soluzione smart che ti permetterà di abbattere i costi in bolletta e di valorizzare il tuo spazio outdoor in maniera ecosostenibile!
Scopriamo insieme i vari aspetti che caratterizzano queste strutture.
Indice
Cos’è una pergola o un pergolato?
Pergole fotovoltaiche in zona vincolata
Cos’è una pergola o un pergolato?
Prima di tutto, occorre chiarire che esiste una leggera differenza tra pergola e pergolato, anche se, dal punto di vista normativo, le prescrizioni e i titoli abilitativi necessari per installarli sono i medesimi.
La giurisprudenza corrente definisce:
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- il “pergolato” come un manufatto avente natura ornamentale, realizzato in struttura leggera di legno o altro materiale di minimo peso, facilmente amovibile in quanto privo di fondamenta, che funge da sostegno per piante rampicanti, attraverso le quali realizzare riparo e/o ombreggiatura di superfici di modeste dimensioni (Cons. Stato, sez. IV, 29 settembre 2011, n. 5409);
- una pergola è un manufatto leggero, amovibile e non infisso al pavimento, non solo privo di qualsiasi elemento in muratura da qualsiasi lato, ma caratterizzato dalla assenza di una copertura anche parziale con materiali di qualsiasi natura, e avente nella parte superiore gli elementi indispensabili per sorreggere le piante che servano per ombreggiare: in altri termini, la pergola è configurabile esclusivamente quando vi sia una impalcatura di sostegno per piante rampicanti e viti.” (Cons. Stato, Sez. VI, 2 luglio 2018, n. 4001)”
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Nel nostro caso però il pergolato o la pergola non sostengono piante rampicanti, bensì fungono da sostegno per i pannelli fotovoltaici. Ma nulla cambia, in quanto la presenza del sistema solare non varia le definizioni. In questa direzione ci viene in aiuto il C.S. Sez. VI 27 aprile 2015 n 2134 che nello specifico stabilisce che:
“Il fatto che la copertura non sia costituita da rampicanti, come nell’immagine tradizionale dei pergolati, ma da pannelli fotovoltaici, non trasforma il manufatto in una tettoia sottoposta agli indici edilizi, purché sia in ogni caso garantita la permeabilità”
Quindi, per la giurisprudenza è possibile installare un impianto fotovoltaico su un pergolato o su una pergola senza cambiare la natura degli stessi. L’importante è garantire la permeabilità lasciando spazio tra i pannelli!
Quali sono i permessi e le autorizzazioni da richiedere?
Il dpr 380/2001 all’art. 6 definisce quali siano le opere che rientrano tra le Attività di Edilizia Libera, quindi non richiedono autorizzazioni o permessi al Comune. In particolare, il glossario (art. 1 dlgs 222/2016) prevede che rientrino nell’edilizia libera anche:
- l’installazione di pergolati di limitate dimensioni non stabilmente infissi al suolo;
- l’installazione dei pannelli solari e fotovoltaici al di fuori della Zona A (dm 1444/’68) . Per zona A, generalmente si intendono i centri storici. Tuttavia, il DL 17/2022 all’art.9, relativo alle semplificazioni per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili, stabilisce che, anche nelle zone A, l’installazione di impianti solari fotovoltaici sugli edifici o su manufatti fuori-terra diversi dagli edifici sia considerato un intervento di manutenzione ordinaria non subordinato all'acquisizione di permessi, autorizzazioni o atti amministrativi di assenso comunque denominati.
Quindi per l’installazione di pergole o pergolati fotovoltaici (per uso domestico), anche in zona A, non sono necessari permessi edilizi o urbanistici qualora le strutture della pergola o del pergolato rispettino, in breve, queste caratteristiche:
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- leggerezza della struttura (legno o altro materiale leggero);
- permeabilità, i pannelli solari devono essere posizionati lasciando distanza tra gli stessi in modo che passi acqua e luce (almeno 5 cm);
- apertura sui lati;
- privo di qualsiasi elemento in muratura;
- struttura facilmente amovibile, non stabilmente infissa al suolo e priva di fondazioni.
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Ti consiglio di consultare i regolamenti locali che potrebbero darti delle indicazioni più specifiche o stringenti.
Insomma, valorizzare al meglio i tuoi spazi all’aperto, producendo energia pulita e risparmiando sulla bolletta, sembrerebbe molto più semplice da realizzare di quanto non pensassi!
Tuttavia, bisogna prestare particolare attenzione a non trasformare l’attività di edilizia libera in un’opera strutturale la quale necessita di un deposito del progetto al genio civile e al Comune. Difatti, qualora dovessi realizzare delle strutture più consistenti, a causa dei carichi dovresti realizzare delle vere e proprie fondazioni. Tali strutture, richiedendo un deposito del progetto strutturale al Genio Civile, devono essere legittimate tramite un titolo edilizio.
Per mantenerti in edilizia libera, ad esempio, in alternativa alle fondazioni, potresti utilizzare delle zavorre in cemento non fissate al terreno.
Inoltre, ti consiglierei di acquistare delle strutture prefabbricate e precalcolate per tali usi. Realizzando delle strutture su misura con il supporto di un falegname o di un fabbro non ti solleverebbe dal realizzare i calcoli strutturali.
Pergole fotovoltaiche in zona vincolata
Ma attenzione! Qualora la tua pergola ricadesse in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, dovresti preventivamente acquisire il relativo permesso dalla Sovrintendenza (nulla osta) prima di poter procedere.
Questo perché, sebbene l’installazione dei pannelli fotovoltaici, in alcuni casi specifici, non sia soggetta a richiesta di autorizzazione (vedi art. 9 DL 17/2022), il pergolato (assimilabile ad una tettoia) in sé è comunque un’opera che necessita di autorizzazione paesaggistica per poter essere realizzata.
Ma come scoprire se il tuo immobile ricade in una zona vincolata dal punto di vista paesaggistico?
Dovresti consultare i piani paesaggistici e controllare se l’area in cui è posto il tuo immobile è sottoposta a vincolo. Per fare ciò, potresti rivolgerti in prima battuta ai tecnici comunali e, se la risposta fosse affermativa, dovresti rivolgerti ad un tecnico di tua fiducia per far predisporre la richiesta di autorizzazione paesaggistica.
Penso possano esserti utili dei suggerimenti che potrebbero aiutarti ad ottenere i permessi della Soprintendenza.
Per mitigare l'impatto potresti:
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- inserire delle schermature verdi quali piante, siepi o rampicanti (attenzione però che non coprano i pannelli);
- impiegare dei materiali e dei colori coerenti con gli elementi già presenti sul posto;
- installare dei pannelli fotovoltaici di colore verde o che simulino gli elementi vegetali, qualora tu inserissi l’opera in un giardino;
- posizionare la struttura in maniera tale che sia poco percepibile da punti di vista pubblici;
- installare dei pannelli fotovoltaici non riflettenti;
- installare dei pannelli fotovoltaici la medesima inclinazione della pergola;
- mantenere la pergola aperta su tutti i lati;
- dimensionare l'opera in maniera "ragionevole". Non farti prendere la mano, non devi alimentare un centro commerciale :);
- seguire le prescrizioni dei regolamenti locali;
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P.s. non dimenticarti di lasciare spazio tra i pannelli per evitare di realizzare una tettoia!
Inoltre , ti consiglio di realizzare dei foto-inserimenti del tuo progetto. Questo è uno strumento indispensabile e apprezzato dalle Amministrazioni. Grazie ai foto-inserimenti potresti definire l’aspetto dell’area a seguito dell’intervento proposto. I foto-inserimenti contribuiranno a sottolineare gli elementi di mitigazione dell’impatto ambientale impiegati. Il tutto contribuirà a semplificare il processo di valutazione dell’impatto che l’opera proposta avrà sul contesto paesaggistico.
Tettoia fotovoltaica
Qualora invece volessi realizzare una tettoia in legno o altro materiale, oppure non volessi lasciare spazio tra i pannelli per non consentire all’acqua di filtrare, realizzando così una vera e propria struttura coperta e non permeabile, dovresti depositare un Permesso di costruire. Niente di impossibile, tuttavia i tempi si allungherebbero e dovresti fare i conti con quanto previsto dalla normativa.
Quanto costano le pergole fotovoltaiche?
I costi delle pergole fotovoltaiche dipendono dalla struttura che sorregge l’impianto e dal sistema fotovoltaico stesso.
Partiamo dalla pergola, i cui prezzi dipendono da diversi fattori:
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- dimensioni;
- materiali;
- manodopera.
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Per risparmiare, potresti acquistare le strutture prefabbricate e pre-dimensionate disponibili sul mercato. Mentre, se dovessi realizzare una struttura su misura, dovresti contattare un fabbro o un falegname. Attenzione, in quest'ultimo caso, salvo deroghe locali, dovresti far depositare la pratica strutturale ad un ingegnere strutturista.
Per darti un ordine di grandezza, la fornitura di una struttura prefabbricata, sufficientemente resistente, 4 metri x 4 metri in acciaio, si aggira tra i 1.000 € e i 4.000 €. Ovviamente, a questa cifra dovrai aggiungere la manodopera, che si attesta attorno 500 €. Sempre che, tu non sia un mago del fai da te.
Io ad esempio, nel cercare una pergola per il mio giardino, ho trovato diverse offerte nei grandi negozi di bricolage, quali Leroy Merlin, Bricoman o Brico.
Infine, a questi costi dovrai aggiungere quelli di fornitura e posa in opera dei pannelli solari nonché di allaccio alla rete elettrica.
Mentre, per quanto riguarda il costo dell’impianto fotovoltaico, ti rimando all’articolo ad hoc.
Incentivi e bonus
Acquistando delle pergole fotovoltaiche, potresti scegliere tra il: bonus ristrutturazione e il Superecobonus.
Quanto deve essere grande una pergola?
Immagino che, a dettare le dimensioni della pergola sia la quantità di energia che intendi produrre tramite i pannelli fotovoltaici. Considera che, ad oggi, con un metro quadro di pannello fotovoltaico potresti produrre 200 w di potenza. Ne segue che, un impianto da 3 kW, richiede almeno 15 mq di superficie.
Ma attenzione al discorso "edilizia libera". Ricordati che per non richiedere alcun permesso al Comune, la pergola dovrà avere "limitate dimensioni".
Ma cosa si intende per limitate dimensioni?
Non è chiaro, tuttavia potremmo appoggiarci ad alcune sentenze.
All’interno della sentenza C.S. 2134 / 2015, un pergolato di 13 mq è ritenuto ammissibile. Mentre, all’interno della sentenza TAR regione Lombardia del 7/01/2021 n. 29, viene definito tale un pergolato che non superi i 16 mq (riprendendo un regolamento locale).
Quindi, attestandoti attorno a questa dimensione, dovresti rientrare nella definizione corretta di pergola.
Spero che l'articolo ti sia stato utile. A presto, Rosa.